La Pet Therapy di Sonia e Yuma

by Patrizia Biancucci
“Decisi di prendere un Golden Retriver femmina, caratteristica razza di cane dotata di particolare empatia nei confronti delle persone e dei bambini, cogliendo così anche l’opportunità di vederla all’opera nella disabilità di deambulazione di mio fratello. Yuma, questa bellissima bianca Golden, ci ha subito conquistato fin dai primi mesi per la sua spiccata intelligenza e dolcezza, portando coccole e allegria nella mia famiglia. Dopo l’incontro con “Aslan il legame con gli animali”, l’associazione che si occupa di Pet Therapy e formazione di operatori professionisti in IAA (Interventi Assistiti con Animali), decisi di diventare coadiutore del cane e responsabile di attività assistita con gli animali”.
È con queste parole che la sig.ra Sonia Rossini racconta da dove è partita per diventare un’esperta in Pet Therapy, tra le prime ad essersi formata per circa due anni dopo che il 25 marzo 2015 il Ministero della Salute aveva emanato le Linee Guida Nazionali per gli IAA, ottenendo così l’idoneità e l’iscrizione al portale telematico Digitalpet del Ministero Della Salute. Un percorso lungo e impegnativo, per una donna madre di tre figli, informatrice scientifica dei prodotti Sunstar italiana srl (GUM), azienda d’eccellenza che da sempre fornisce ausili per la salute della bocca e il benessere della persona. Assidua frequentatrice di tanti studi odontoiatrici, Sonia Rossini ha avuto il modo di cogliere alcune tra le maggiori criticità: trattare i piccoli pazienti, spesso in preda all’ansia e al disagio, a volte vittime della vera e propria odontofobia.
Che cos’è la pet therapy e come funziona?
Erano gli anni ‘60 quando lo psichiatra Boris Levinson coniò il termine Pet Therapy, letteralmente terapia dell’animale da affezione. La Pet Therapy, ovvero l’Attività Assistita con gli Animali, è una disciplina che serve a migliorare la qualità di vita delle persone, lo stato di benessere fisico, psichico e sociale attraverso il coinvolgimento degli animali.
Gli animali di affezione diventano coterapeuti; possono infatti affiancare le attività di percorsi di cura nella medicina tradizionale perché, rispetto al medico che agisce solo con le terapie, permettono di arrivare più facilmente allo stato emotivo del paziente, nel pieno rispetto del benessere dell’animale. Il cane, in questo caso, interagisce immediatamente con il paziente creando subito una relazione in modo da catalizzare l’attenzione su di sé e implementare in maniera empatica l’interazione. L’essenza della relazione uomo-animale è la comunicazione non verbale, in sua compagnia diminuisce il battito cardiaco e calano le ansie e le paure, oltre a favorisce la piena espressione delle persone a livello psicologico e motorio.
Quali sono gli animali più indicati?
Secondo le Linee Guida Nazionali i più adatti sono gli animali da compagnia come cani, gatti, conigli, asini e cavalli. Il cane è più frequentemente coinvolto perché ha delle caratteristiche comportamentali specifiche: capacità di approccio, spontaneità, empatia e spiccata capacità di collaborazione. Ovviamente ogni animale deve essere certificato sulla base di requisiti sanitari, comportamentali, attitudinali e di competenze valutati da un veterinario comportamentalista esperto in Pet Therapy. Tutti i cani, meticci o di razza che siano, possono avere queste caratteristiche, ma in particolare la razza Golden Retriver ha doti geneticamente sviluppate che sono fondamentali in ambito sociale.
Odontofobia pediatrica e pet therapy: di fronte al piccolo paziente odontofobico a chi può rivolgersi il dentista?
Il medico dentista dovrebbe rivolgersi allo psicologo- psicoterapeuta che valuterà la collaborazione con la Pet Therapy in equipe operativa tramite il coadiutore iscritto al Digitalpet (piattaforma del Ministero della Salute della propria regione) e il suo cane, certificato con i necessari requisiti sanitari e comportamentali, per poter raggiungere gli obiettivi in tempi più brevi e non far attendere troppo a lungo il medico.
Esiste un tariffario a cui possiamo fare riferimento?
I percorsi di Pet Therapy che possono essere suddivisi in due tipologie:
1) TAA (terapia assistita con animali) nel caso di odontofobia pediatrica i costi sono differenti a seconda degli obiettivi, della durata e della frequenza. Generalmente con lo psicologo/psicoterapeuta e il coadiutore con il suo cane le tariffe variano da €100 a €120 a seduta.
2) AAA (attività assistita con animali) qualora esista un persistente disagio e un lieve stato d’ansia rispetto alla visita dentistica, s’interviene con il Responsabile di Attività e il coadiutore insieme al cane, con costi variabili tra €60 e €80 a seduta.
Dove viene praticata la Pet Therapy in Italia?
Tra le esperienze più qualificate riconosciute anche a livello internazionale c’è quella dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze che rappresenta un esempio unico con esperienza ultradecennale, più di 20 tesi di laurea e pubblicazione di molti articoli scientifici e lavori internazionali.
L’Ospedale Cariggi di Firenze, dove la pet therapy è stata introdotta anche in terapia intensiva.
L’Ospedale Niguarda di Milano e l’Istituto San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Genzano (Roma).
In Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna e in quasi in tutte le regioni esistono contesti d’intervento con animali, dalle case di cura, alle scuole, agli studi dentistici privati.
A Torino nei vari ospedali, Regina Margherita, Martini, Maria Vittoria, Istituto di Candiolo. Una bella esperienza è quella in Dental School con il progetto “Basta una zampa”, proprio sull’intervento della Pet Therapy in ambito di prima visita odontoiatrica e di terapia.